Sai prenderti cura di te?
Sai prenderti cura di te, sei in grado di percepire quali sono i tuoi reali bisogni?
Desideri diventare protagonista della tua vita in armonia con te e con gli altri?
Puoi imparare a risvegliare la tua vita, e senza neanche l’aiuto di una bacchetta magica!
Perché è importante prendersi cura di sé
Quasi sempre il nostro agire si modella su abitudini ed atteggiamenti acquisiti negli anni che non rappresentano la nostra reale identità.
Pensiamo e ci comportiamo meccanicamente, trascinati in un vortice inarrestabile di azioni, preoccupazioni, difficoltà che occupano tutto il nostro tempo e non sono affatto di aiuto per il nostro equilibrio.
Se potessimo mettere su un’ipotetica bilancia, a fine giornata, i pensieri e le azioni compiute “in automatico” e quelle scaturite da scelte consapevoli, dove si posizionerebbe l’ago?
Quanti di noi potrebbero affermare: “Nella giornata di oggi, per dieci minuti, sono stato veramente consapevole di me”?
Come prendersi cura di sé
Alzi la mano chi non ha mai pronunciato frasi tipo: “Sono fatto così”, “Ormai è troppo tardi”, “È il mio destino”.
Dimentichiamole!
Di fatto, dietro queste affermazioni che generano l’immobilismo c’è l’erronea convinzione di non poter modificare nulla nella nostra vita, perché non sapremmo da dove iniziare e perché crediamo sia uno sforzo troppo grande per noi.
Prendersi di cura di sé, diventare consapevoli di ciò che siamo è un’arte, e come tutte le arti, necessita di amore e dedizione.
Da cosa cominciare?
Iniziamo col nutrire quotidianamente il nostro sentimento del vivere, imparando a rivedere il nostro modo di pensare e giudicare, a liberarci dalle paure e dai conflitti interiori che frenano la nostra evoluzione.
Ricordiamoci ogni istante che il rapporto d’amore più importante è quello che intratteniamo con noi stessi. Cerchiamo di metterci in ascolto delle nostre percezioni e di fidarci delle sensazioni che i piedi nudi nell’erba ci rimandano.
Impariamo a diventare responsabili delle nostre scelte, iniziando a dire dei “No” al posto dei troppi “Si’” compiacenti.
Portiamo alla luce il nostro lato infantile, l’alleato prezioso della nostra salute emotiva, e facciamo spazio al sorriso e all’ascolto come elementi fondanti delle nostre giornate.
Il premio sarà una vita piena e gratificante, a colori invece che in bianco e nero, costantemente in contatto con noi stessi nel presente. Il “qui e ora” ci permetterà di assaporare ogni sfumatura e abbandonare una volta per tutte le inutili fughe nel passato e le sterili proiezioni nel futuro.
“Chi non sa piangere non sa neppure gioire. Il pianto è come la pioggia: a volte dolce, a volte violenta, ma sempre necessaria alla vita della terra. Come il campo senza pioggia inaridisce così la vita senza lacrime diventa un deserto.
Lo splendore degli occhi e del viso dopo il pianto è come il cielo dopo la pioggia: pulito, luminoso, fresco, scintillante.
Passata la tempesta, il cielo lavato di fresco è sereno e il mondo sembra in pace.
Purtroppo negli esseri umani le tempeste emotive di rado puliscono completamente l’aria, perché la pace della mente dipende dalla pace del corpo.”
– Alexander Lowen