Quale tempo scegliamo di vivere?
Troppo spesso ci soffermiamo a ragionare sul passato:
Ho avuto un’infanzia difficile, ormai sono fatto così
Ah, se i miei miei genitori avessero…
Chissà cosa mi accadrà domani…
Alzi la mano di chi noi, almeno una volta, non ha pensato o affermato frasi di questo tipo.
Talvolta questi pensieri sono talmente radicati che neanche ce ne accorgiamo, e così passiamo gran parte del tempo a rimuginare sul passato o sul futuro, restringendo sempre di più i nostri orizzonti vitali.
È come se ci mettessimo i paraocchi da soli, soffocando inconsapevolmente le nostre possibilità e la nostra piena espressione.
Passato, presente e futuro.
Chi non ha vissuto almeno un torto quando era piccolo? Abbiamo dovuto adeguarci alle regole imposte dall’educazione e dai “grandi”.
Quasi nessuno è immune da paure e incertezze sul proprio futuro. Tuttavia, da qui a restare intrappolati in binari obbligati di comportamento, ce ne corre!
Alla pari del fumo e di altre dipendenze, arrovellarsi di continuo sugli eventi del passato nuoce gravemente alla salute, e ci relega in un angolo nell’impegnativo ring della vita. Il tempo scorre inesorabile, tante opportunità sfilano innanzi a noi ma siamo troppo impegnati con il nostro lavorio mentale per poter aprire gli occhi.
Fra il passato ed il Futuro scegli il Presente
E se invece decidessimo di uscire dal guscio e accettassimo di voltare pagina?
Possiamo farlo!
Abbiamo tutte le capacità per chiudere i cerchi della nostra storia passata e compiere le nostre scelte in modo adulto.
Il nostro spazio vitale e la nostra energia potranno finalmente espandersi, una volta abbandonate le stagnanti retromarce nel passato e le ansiogene fughe nel futuro. Avvicinandoci alle nostre paure ed affrontandole con delicatezza, potremo imparare a vivere il presente con consapevolezza, lo stato di coscienza privilegiato che ci permette di assaporare il gusto del “qui e ora” senza inutili e dannose zavorre.
Potremo scegliere responsabilmente i nostri passi, saremo in grado di apprezzare ciò che già abbiamo senza rimpiangere ciò che ci manca. Apprenderemo come coltivare la gratitudine e potremo scegliere di focalizzare i nostri pensieri in ambiti costruttivi e non più distruttivi.
Che ne dite, vi sembra possibile? Io dico di sì.
E perciò vi invito a fare un gioco di fantasia.
Immaginate di essere in una spiaggia grande e accogliente, sole caldo, mare blu.
Voi siete arrivati con la vostra tavola da surf. Avete un sogno: imparare a cavalcare le onde.
Non è proprio facilissimo, occorre tempo, impegno e tanta determinazione.
Con tanta pazienza farete un passo avanti, una caduta, un miglioramento, altre cadute… fino al magico momento in cui sentite che ce l’avete fatta: riuscite a stare in piedi e vi mantenete in equilibrio!
Ora potrete assaporare il gusto di scivolare dolcemente tra le onde, e ogni onda rappresenta la vostra personale linea del tempo: ciò che è stato, ciò che è, ciò che sarà.