Il piacere della spontaneità

Nelle situazioni in cui possiamo essere liberamente spontanei senza pensare coscientemente alla nostra espressione, l’esperienza del piacere è molto elevata.

Il gioco dei bambini ha questa qualità.

Spontaneità e controllo

Nella maggior parte delle nostre azioni c’è un misto di spontaneità e di controllo: il controllo dona più concentrazione, più effetto alle nostre azioni.

Il piacere è al massimo quando controllo e spontaneità si armonizzano in modo da completarsi a vicenda invece di ostacolarsi: l’Io e il corpo collaborano per produrre una coordinazione di movimento che potremmo definire “piena di grazia”.

Il buon aspetto del nostro corpo ci dà piacere perché esprime chi siamo. Noi proviamo invidia per chi ha dei bei capelli, degli occhi luminosi, denti bianchi, carnagione trasparente, buona postura, maniere graziate e così via.

Sentiamo che sono fonte di piacere per questa persona e che lo sarebbero anche per noi.

Una delle tesi dell’Analisi Bioenergetica sostiene che la salute e la vitalità del corpo si riflettono nel suo aspetto esteriore. Buon aspetto, buoni sentimenti e sensazioni quindi vanno insieme.

La spontaneità è una funzione della motilità del corpo.

Un corpo vivente non è mai a riposo, nemmeno nel sonno perché le funzioni vitali non si arrestano mai, mentre molti altri movimenti involontari continuano nel sonno.

Sono più frequenti quando siamo svegli e attivi e variano di qualità e di intensità con il variare del grado di eccitazione.

È risaputo che i bambini si eccitano a tal punto da saltare, letteralmente. Negli adulti i movimenti involontari costituiscono la base dei gesti, delle espressioni facciali e di altre azioni corporee.

In genere non siamo consapevoli di questa attività che esprime noi stessi anche di più delle nostre azioni coscienti.

Ne consegue che un organismo è tanto più capace di esprimere se stesso quanto maggiore è la sua motilità. La motilità di un corpo è direttamente collegata al suo livello energetico.

Per muoversi occorre energia.

Quando il livello di energia è basso o depresso la motilità risulta necessariamente diminuita.

Possiamo quindi affermare che l’energia e l’auto-espressione sono collegate da una linea diretta:

energia > modalità > sentimenti > spontaneità > auto-espressione

Questa sequenza opera anche all’inverso. Se la capacità di auto-espressione di un individuo è bloccata, la sua spontaneità sarà ridotta.

La riduzione della spontaneità abbassa il tono delle sensazioni, che a sua volta fa calare la motilità del corpo e deprime il livello energetico.

In conclusione, si può affermare che i tre elementi della personalità:  vita interiore, espressione esteriore e individualità sono correlati fra loro.

Questi aspetti sono come gli angoli di un triangolo, tutti e tre indispensabili perché la figura geometrica conservi la propria forma.”

da “Bioenergetica” di  Alexander Lowen

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